La BLOCKCHAIN traccia il pescato delle marinerie di Selinunte e Mazara del Vallo

La BLOCKCHAIN traccia il pescato delle marinerie di Selinunte e Mazara del Vallo – Venerdì 28 Luglio, a Marinella di Selinunte (Castelvetrano), si è svolta la cerimonia di presentazione alle marinerie di Selinunte e di Mazara del Vallo, del progetto BLOCKCHAIN Marenostrum.
Sono state coinvolte ed hanno preso parte alla manifestazione 22 imbarcazioni esercenti la piccola pesca costiera artigianale, che hanno confermato la loro adesione al progetto.

In rappresentanza della Capofila dell’ATS (Coop. Ittiturismo La tramontana) Giampiero Cappellino ha dichiarato che la digitalizzazione delle attività di tracciabilità e rintracciabilità del pescato, con il progetto proposto, diventa una realtà per le imbarcazioni delle marinerie aderenti, che da questo momento possono offrire questo servizio ai propri clienti.

Lina Stabile, Presidente dell’Associazione Arcadia (aderente all’ATS), ha presentato il meccanismo attraverso il quale, mediante l’applicazione delle procedure informatiche della BLOCKCHAIN, il pescato delle marinerie potrà assumere maggior valore rispetto alle attuali quotazione, proprio in virtù del maggior contenuto di servizio offerto, sia ai consumatori che alle filiere.

Carola Giambelluca della SOGEST AMBIENTE (uno del partner del progetto Italia-Tunisia), ha spiegato quale sarà il percorso da seguire per la completa attuazione del progetto, presentando tutte le attività che saranno messe in campo dai partner Italiani del progetto (tra i quali anche il Comune di Mazara del Vallo ed il Distretto della Pesca Mediterranea) e che le stesse attività, sono in corso di realizzazione anche sul versante tunisino del Mar Mediterraneo.

Nell’Ambito dei lavori è intervenuto anche Benedetto Olivieri della A.G.T. ENTERPRICE, la software house che ha materialmente creato le 3 App che costituiscono il sistema gestionale Marenostrum, il quale ha illustrato ai pescatori la composizione del kit che sarà loro rilasciato al fine dell’inserimento del prodotto pescato all’interno della Blockchaine, facendo una demo dal vivo per l’illustrazione delle semplici procedure che, sia i pescatori che i partecipanti delle filiere ed il consumatore stesso, saranno chiamati a porre in essere per l’utilizzo della BLOCKCHAIN Marenostrum ai fini della tracciabilità e rintracciabilità del pescato.

“Da questo momento – ha sottolineato Lina Stabile – i lotti di pesce che vengono venduti nella tradizionale Asta di Selinunte, potranno essere contrassegnati attraverso un QR code che, mediante la registrazione sulla rete di uno smart contract immodificabile, garantirà al consumatore che quel lotto di pesce è stato prelevato e reso disponibile dalla marineria selinuntina o, per le barche operanti nella zona di pesca di Mazara del Vallo, dalla marineria mazarese”.

Carola Giambelluca (SOGEST AMBIENTE) si è complimentata con i 22 pescatori aderenti al progetto, apprezzandone il coraggio che hanno avuto a proporsi come pionieri della digitalizzazione delle procedure di tracciabilità e rintracciabilità del proprio pescato. “È prevista anche l’implementazione di un market place – ha spiegato Giambelluca – nell’ambito del quale i consumatori (B2C) od i ristoratori (B2B) avranno la possibilità di ordinare i lotti di pesce disponibili online, per ritiro e pagamento presso la banchina del porto o presso il commerciante”.

“Il passo successivo – ha evidenziato Cappellino – sarà quello di avviare le attività per il coinvolgimento degli anelli successivi della filiera (commercianti, pescherie e ristorazione) e questo con la finalità di raggiungere il consumatore che acquista e/o consuma il pesce in località lontane dal punto di sbarco. Con BLOCKCHAIN MARENOSTRUM, il pesce delle nostre marinerie risulterà finalmente tracciato e rintracciabile lungo tutta la catena di fornitura”.

Per restare aggiornati circa tutte le attività che saranno realizzate, è rivolto l’invito a collegarsi alla pagina facebook del progetto “Blockchaine Marenostrum“.

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